Da dove veniamo?
Curiosità sulle nostre origini.
D
a dove cominciare? Questa è stata la prima domanda che mi frullava per la testa sin dall'inizio, non essendo né un esperto di genealogia o araldica e né avendo molte fonti da consultare, al di fuori di Internet. Poi ho deciso di fare indagini e poco a poco ho scoperto parecchie cose proprio sulla storia e il significato del mio cognome italiano e delle persone che lo portano, siano essi miei parenti stretti, siano pure perfetti sconosciuti; cercare l'origine dei cognomi non è mai semplice ed in effetti questa pagina, così come il sito intero, io lo vedo come un continuo aggiornamento, magari non costante, ma sempre alimentato dalla voglia di saperne di più, ed ecco perchè non mi scoraggia il fatto che risulterà più difficile trovare nuove notizie sui miei omonimi, ma in fondo cosa importa? Non si può sapere sempre tutto...
La nascita dei cognomi nella loro attuale forma risale a non molti secoli indietro durante i quali tuttavia subirono non poche variazioni. Presenti sin dai tempi degli antichi Romani 2000 anni fa, con la decadenza dell'Impero Romano ne venne perso l'uso per ritornare in voga nelle famiglie illustri e di nobile lignaggio, attorno al 1000-1100. Per la gente comune invece si seguiva la consuetudine dell'utilizzo del nome, soprannome o propria località d'origine affinché fosse sufficiente distinguere un gruppo familiare da un altro. Questo è vero fino alla fine del 1300, mentre tra il 1400 e l'inizio del 1500 i cognomi cominciano la loro vera e propria affermazione tra tutti i livelli sociali. Va tenuto conto infatti che fino a quel tempo e per diversi decenni in avanti, la popolazione era sostanzialmente suddivisa tra nobili e servitori e per quest'ultimi, oltre al normale tempo di lavoro, le occasioni per potersi distinguere erano davvero esigue. A differenza dei cognomi irlandesi, tedeschi, inglesi, francesi ed ebraici, in Italia, fu poi in seguito al Concilio di Trento del 1564 che la Chiesa Romana introdusse l'obbligo ai parroci di redigere regolari registri di battesimo sia del nome che del cognome per evitare matrimoni fra consanguinei. Questo vale anche per il cognome Papaccio che non è certamente nato dalla mattina alla sera o dal desiderio di qualcuno dei miei antenati di chiamarsi in tal modo ed infatti anch'esso ha sicuramente subìto varie mutazioni nel tempo.
Papaccio è un cognome insolito per chi se lo sente nominare per la prima volta, quasi fosse un soprannome che ti è stato affibbiato. In effetti la provenienza di ciascun cognome, come per la maggior parte di quelli a livello mondiale, rappresenta sempre una caratteristica distintiva che il tuo avo portava, sia essa riguardo il suo carattere, sia essa riguardo la sua paternità sia essa riguardo il suo lavoro.
Sfogliando alcuni libri e rovistando la Rete, e non ultimo parlando con i propri genitori, ho trovato come credibili diverse versioni sulle origini ed etimologia del mio cognome.
La prima parte dal fatto che la radice papa- provenga dalla lingua greca, che tradotto letteralmente in italiano sta per "prete", ma in seguito il termine divenne epiteto di rispetto, e ciò è riconducibile al fatto che nell'Italia meridionale e quindi a Napoli fu molto attiva l'influenza greca e bizantina. Quindi ho cercato di capire cosa si intendesse veramente e sono giunto alla conclusione che si volesse spiegare che un mio certo avo fosse un tipo poco raccomandabile, "uno che predica bene e razzola male" e che per questo venisse soprannominato "Papaccio", una specie di sparasentenze. Le mie sono pur sempre congetture, ma credo che questa sia la spiegazione più plausibile. Sempre tenendo conto di questa origine, si può anche considerare una italianizzazione del cognome greco Papakis, avvenuta con l'arrivo di un mio avo dalla Grecia in Italia in epoca medioevale.
La seconda invece trova spazio nel mondo rurale. La stragrande maggioranza degli uomini ha infatti origini contadine e dirlo oggi suona sempre un po' strano; in effetti non si pensa mai al passato immaginandosi discendenti da semplici contadini o artigiani, magari provenienti da piccoli borghi che oggi non esistono più, ma la dura realtà è sempre la cosa più prevedibile. Riprendendo il discorso dall'inizio, il mio cognome può derivare dal nome del comune di Papaccio che è situato a poca distanza da Napoli, indicando così una nostra chiara origine geografica, oppure dal termine "Papaccella". La "papaccella" è infatti un ortaggio simile al peperone verde che sin dai tempi passati viene consumato dopo che è stato messo sott'olio e sott'aceto. Questo mi porta quindi a pensare che il mio avo a cui venne affibbiato questo cognome per la prima volta, sia stato un contadino di papaccelle e magari suo grande intenditore, oppure può darsi che fu così soprannominato perchè aveva i piedi piatti come le papaccelle schiacciate, chi può dirlo?
Magari nessuna di queste versioni dei fatti può essere quella giusta, la verità la sa solo il mio primo avo, decisamente.
Comunque cercherò di trovare nuovi indizi sulle origini del mio cognome e chissà cosa riuscirò a scovare...
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